La scelta del periodo di potatura è molto importante per la salute delle piante. Ecco come fare e quali piante sono indicate.
La potatura è un intervento che favorisce la migliore crescita della pianta. Per esempio può essere necessaria per riportare un cespuglio o un albero allo spazio per cui è destinato, così come è utile quando la fioritura o la crescita dei frutti iniziano a ridursi.
La rimozione dei vecchi rami stimola la nascita di nuovi, che daranno fiori e frutti di migliore qualità. Ma anche se una pianta è in sofferenza, è consigliabile eliminare le parti malate o secche. Inoltre eliminare i rami secchi e in eccesso favorisce l’ingresso dell’aria e della luce nel centro della chioma.
L’autunno è un momento favorevole per la potatura per molti motivi. Anzitutto le piante, dopo aver perso le foglie, sono in riposo vegetativo e c’è meno possibilità che gli agenti patogeni, che potrebbero entrare dalla ferita, possano diffondersi. Inoltre, nelle specie che perdono le foglie, sarà più facile vedere la forma dei rami e individuare il punto giusto in cui potare i rami.
In autunno possiamo potare soprattutto le piante a foglia caduca e lo faremo quando le foglie saranno tutte cadute. In autunno e nei mesi freddi si potano anche gli alberi da frutto, eliminando i rami secchi o con un crescita irregolare, in modo da ottenere una chioma omogenea. Ogni specie ha proprie esigenze, ma quasi tutte necessitano di una potatura di mantenimento durante la fase di riposo vegetativo. Alcuni arbusti sempreverdi possono essere potati in autunno, ma solo quelli che tollerano bene le basse temperature, come ad esempio l’Agrifoglio, l’Osmanto, la Pyracantha o il Ligustro.